venerdì 5 ottobre 2012

Allergia & Cortisonici


Post interlocutorio sulla lunga strada delle allergie...

Per rispondere alla domanda dell'amico Gigi, eccomi ad una breve disamina dei corticosteroidi.

Come ricorderemo tutti tra gli effetti dei cortisonici abbiamo i glucocorticoidi e i mineralcorticoidi. Per ogni singola molecola è rilevabile un'attività farmacologica primaria, e quando è necessario realizzare un trattamento antiinfiammatorio acuto o immunosoppressivo, come nel caso della prevenzione e del trattamento delle reazioni anafilattiche e anafilattoidi, è necessario ricorrere a cortisonici caratterizzati da bassa attività mineralcorticoide e maggiore attività glucocorticoide.

I glucocorticoidi hanno molteplici effetti, alcuni tardivi, altri immediati.

Gli effetti tardivi sono identificati come "genomici" in quanto il meccanismo di azione passa da recettori citoplasmatici per giungere ad interferire con la sintesi dell'RNA messagero, e quindi inibire la sintesi dell'acido arachidonico. Questi effetti si hanno dopo 12-24h dalla prima somministrazione.
Gli effetti immediati sono invece detti  "non-genomici", e necessitano di alti dosaggi; viene inibita la produzione di IL1 e TNFa nei linfociti eosinofili e macrofagi.
Quindi possiedono:
  • Effetti stabilizzanti sulla membrana cellulare
  • Attivazione adrenergica per stimolazione della fenil-etanolamina-N-metiltransferasi
  • Depressione della reazione antigene-anticorpo
  • Inibizione della sensibilizzazione dei b-recettori alle catecolamine
Tra i cortisoni più diffusi distinguiamo (tra parentesi quelli disponibili in fiale o cp tralasciando creme, colliri, supposte, creme vaginali...):

Maggior effetti mineralcorticoide:

Cortisone (Cortone acetato)
Idrocortisone (Solucortef, Flebocortid, Rapicort)

Maggior effetti glucocorticoide :

Betametasone (Celestone, Bentelan, Betametasone,
Desametasone (Decadron, Soldesam, Capital)
Metilprednisolone (Medrol, Urbason, Metilbetasone, Emmetipi, Solumedrol, Depomedrol)
Prednisolone (Deltacortenesol)
Prednisone (Deltacortene, Lodotra)


La Fig.1 mostra il rapporto di potenza riguardo agli effetti genomici tra i vari corticosteroidi, mentre la Fig.2 raffronta la potenza per gli effetti non-genomici.



Naturalmente in presenza di una reazione allergica, oltre agli altri farmaci, è necessaria la sommministrazione di un corticosteroide con elevata attività non-genomica anche se i cortisonici da soli non possono garantire la mancata insorgenza di reazioni allergiche.

Non è ancora stabilita una precisa relazione dose-risposta tra effetti genomici e non genomici dei cortisonici, tuttavia si hanno effetti non-genomici in presenza di dosi equivalenti a oltre 100 mg di prednisone.

Quindi somministrare dosi "basse" per ottenere effetti non genomici è INUTILE.

Se parliamo quindi di effetti glucocorticoidi 15mg di desametasone sono equivalenti a 100mg di prednisone e realizza il legame con la quasi totalità dei recettori citosolici e di membrana; realizza la maggioranza degli effetti genomici e non genomici e possiede un'emivita di 60 ore.

Il metilprednisolone, alla dose unica di 250-500mg è molto efficace per attività non genomica, ma gli stessi non sono ottenuti per dosi inferiori a 250 mg o superiori a 500mg; a questi dosaggi hanno effetti antiinfiammatori e stabilizzanti sulla membrana dei basofili, dei mastociti e dei lisosomi.
la durata è di circa 24 ore dalla somministrazione.

Il betametasone ha una limitata azione non-genomica, e non trova indicazioni come pure l'idrocortisone per la elevata attività mineralcorticoide.

...quindi quando somministrate 40 mg di urbason per una reazione allergica...

Max



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