Viene ricoverata una paziente di 70 anni per un'intervento di protesi di anca.
In anamesi la paziente ha un intervento di colecistectomia, e un'intervento per safenectomia.
In terapia con difosfonati e vitamina d per osteoporosi (non fratture patologiche)
Met >4, Eo nella norma.
Viene visitata in ambulatorio per il prericovero (API). Dagli esami ematici risulta un valore di cpk di 1028 UI/L. Creatinina 0,74 urea normale. Interrogata riferisce una caduta a terra (inciampata) qualche giorno prima.
Vengono richiesti nuovi dosaggi all'ingresso in reparto.
Al ricovero (dopo circa 1 mese) i nuovi esami sono nella norma, tranne le cpk che rimangono elevate (996 UI/L).
L'anestesista di guardia viene chiamato dal medico di reparto che si è accorto dell'anomalia per sapere se è idonea all'intervento o deve essere rimandato in attesa di ulteriori accertamenti.
La paziente viene nuovamente interrogata per indagare le eventuali cause dell'alterazione e:
1) La paziente presenta benessere assoluto con una vita attiva e senza problemi apparenti
2) L'esame neurologico (forza muscolare è normale e non presenta lividi)
3) L'anestesia per la colecistectomia è stata generale e risalente a circa 30 anni prima.
4) Non assume statine (grazie Teo)
5) Nessuna familiarità per malattie neuromuscolari ( e qui si che la domanda è lecita!)
Quindi? Che fareste se foste l'anestesista? (nuova rubrica della settimana enigmistica)
La creatinchinasi è un enzima di fondamentale importanza per il metabolismo cellulare, in quanto favorisce la formazione di ATP a partire da creatinfosfato e ADP, permettendo un rapido immagazzinamento di energia, mentre la reversibilità della stessa reazione consente un altrettanto rapido rilascio di energia.
La creatinchinasi è presente in tre forme diverse, definite isoenzima muscolare (CK-MM), isoenzima cardiaco (CK-MB) e isoenzima cerebrale (CK-BB) sulla base dell'organo in cui sono contenute in maggiore quantità
CK MM
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CK MB
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CK BB
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muscolo
scheletrico
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90%
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10%
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-
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miocardio
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60%
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40%
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-
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cervello
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-
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-
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Prevalente
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utero
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Prevalente
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Piccole quantità
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stomaco
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-
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-
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Piccole quantità
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intestino
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-
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-
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Piccole quantità
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prostata
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-
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-
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Piccole quantità
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polmone
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-
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-
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Piccole quantità
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I tre isoenzimi, pur catalizzando la stessa reazione e avendo affinità simile per il substrato, mostrano differenze sostanziali per quanto riguarda la composizione in aminoacidi, la stabilità al pH e al calore, la mobilità elettroforetica e le proprietà immunologiche.
I valori normali di CK nel siero sono 10-120 UI/L. Aumenti della creatinchinasi, con prevalenza dell'uno o dell'altro isoenzima,sono elencate qui di seguito
Aumenti transitori
- Forzi fisici intensi, anche in persone allenate o atleti
- Iniezioni intramuscolari
- Traumi muscolari, interventi chirurgici, stati di ischemia muscolare
- Ciclo mestruale e gravidanza
- Iperpiressia
- Sindrome di Reye
- Assunzione di farmaci (per esempio acido acetilsalicilico, statine)
- Embolia ed edema polmonare
- Trauma cerebrale
- Alcune malattie infettive (tetano, tifo)
Aumenti persistenti
- Ipercreatininemie essenziali (anche in alcuni maschi di etnie nere)
- Miastenie
- Polimiosite e dermatomiosite
- Distrofie muscolari
- Malattie con manifestazioni convulsivanti (epilessia, tetano, alcolismo, specie cronico e con delirium tremens, in cui vi è distruzione di fibre muscolari)
- alterazioni della funzionalità tiroidea
- Emopatie con alterazione morfologica degli eritrociti
- Alcune patologie tumorali (intestino, polmone, prostata)
- Infarto cerebrale
Se il valore di CK è alto, in più misurazioni, senza che ricorrano le condizioni sopra elencate, si parla di ipercreatinchinasemia idiopatica o essenziale, termine invalso a partire dal 1980. In Italia alcuni studi hanno mostrato una frequenza di aumenti delle cpk ""essenziali" del 85%.
Fra le cause di aumento persistente di CK elencate si trova anche il sesso maschile e l'etnia nera (dove può raggiungere 500 UI/L).
Invece quando si ritiene possibile la presenza di neuromiopatie o di miocardiopatie, non bisogna fermarsi ma è necessario procedere ad accertamenti di secondo livello, che comprendono:
Esame neurologico con valutazione della stenia secondo la scala proposta dal Medical Research Council
EMG
Test da sforzo con dosaggio dell'acido lattico e delle CPK
Dosaggio aminoacidi e acidi organici minori
Biopsia muscolare
Dosaggio del CK nei familiari
E l'Ipertermia maligna???
...questa è un'altra storia, e un altro post....
La discussione è aperta
Max
Kleppe B et al. Findings in 100 patients with idiopathic increase in serum creatine kinase activity. Medizinische Klinik 1995; 90: 623.
Pasquinelli F. Diagnostica e Tecniche di Laboratorio. Firenze: Bosini, 1985.
Prelle A et al. Le iperCPKemie: correlazioni clinico-metaboliche. Atti del congresso della Società dei neurologi e neurochirurghi ospedalieri: Trento 1998.
Prelle Aet al. Asymptomatic familial hyperCKemia associated with desmin accumulation in skeletal muscle. J.Neurol.Sci 1996; 140: 132.
Rowland LP et al. Approaches to the membrane theory of Duchenne muscolar dystrophy. In Angelini C et al. Muscolar dystrophy. Advances and new trends. Amsterdam: Excerpta Medica, 1980.
Tancredi L et al. Persistent hyperCkemia: findings in a large population of asymptomatic or paucisymptomatic patients. Atti del congresso dell'American academy of neurology. Toronto 1999.
Come sempre la risposta non è facile. Prima o poi dovremmo mettere ordine nella lunga lista delle malattie neuromuscolari, ricordando almeno le principali (distrofia, miastenia, sclerosi multipla, sla-motoneurone; altre?) e quando un farmaco o una tecnica anestesiologica siano indicati o no (curaro depolarizzante? curaro non depolarizzante? alogenati?). C'è poi il discorso della ereditarietà: posta la genesi multifattoriale di qualunque patologia, dal raffreddore al cancro, l'ereditarietà è significativa solo per la distrofia, o sbaglio? A questo proposito, quando l'abolizione tra i nostri colleghi più giovani di una delle più popolari tra le domande inutili: "C'è qualcuno in famiglia che è in carrozzina?"? Ovviamente la domanda invece è: le cpk alte sono un'espressione di una malattia o solo un'alterazione priva di rilevanza? Se fossero un'espressione di malattia, che accertamenti farei e in che modo modificherei la mia strategia anestesiologica? In assenza di sintomi muscolari e cardiaci, considerando anche l'età della paziente rispetto all'età media di insorgenza delle malattie NM principali, io punterei direttamente a tecniche prive di rischi per la paziente, senza sottoporla a lunghi e forse inutili accertamenti e farei una TIVA con LMA senza curaro (però c'è il limite del decubito laterale) o, meglio ancora, ALR (che già facciamo per l'artroprotesi d'anca). P.S.: come assume il difosfonato la paziente? Iniezione i.m.?
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